Oggi in questo post ho intenzione di terminare l’argomento intrapreso la scorsa volta,ovvero l’acquisizione del linguaggio nei bambini.Durante il primo anno di vita prendono forma i prerequisiti dell’apprendimento del linguaggio che sono intenzionalità e reciprocità. I bambini cominciano ad imitare le azioni degli adulti,la comunicazione non verbale ha luogo in una varietà di contesti: giocare, nutrirsi,vestirsi,andare a letto. I bambini apprendono la loro lingua determinando il significato che il parlante intende comunicare, e cercando poi di cogliere la relazione tra il significato e la lingua. Il genitore cerca di attrarre l’attenzione del bambino quando dice il nome di qualcosa. Egli solitamente parla lentamente,parole e frasi vengono ripetute più spesso, le stesse frasi sono più brevi e più semplici. Questo modo di parlare è chiamato”motherese” maternese,dà rilievo a parole e sintagmi, e attira l’attenzione dei bambini più del linguaggio normalmente usato dagli adulti. Spesso il bambino può usare una singola parola per esprimere un intero messaggio,il cosiddetto linguaggio olofrastico. All’inizio le parole nuove vengono apprese piuttosto lentamente, verso la metà del secondo anno, gli enunciati ad una parola vengono sostituiti dagli enunciati a due parole. A questo punto cominciano ad apprendere la sintassi della lingua.
Dunque...educatori o animatori?!!!?
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*Con il cammino di questo blog ho cercato di comprendere meglio quale fosse
la differenza di queste due figure …l'animatore anima e promuove attività
crea...
15 anni fa
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